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Questa è la testimonianza di un padre di famiglia che si alza alle 5 del mattino per andare a lavorare in fabbrica e rientra la sera tardi, ha una moglie che ha perso il lavoro e tre figlie minori da crescere e oggi noi sappiamo quanto sia difficile e costoso crescere dei figli.

Le sue difficoltà nacquero dopo che fece un mutuo per comperarsi il sogno della loro vita, una casetta modesta, ma calda e accogliente, perché quando tornava dal lavoro stanco, il calore e l’affetto della sua famiglia lo facevano sentire a casa e soprattutto AMATO, tutto procedeva nei migliore dei modi, sino a quando la moglie non rimase senza lavoro e cominciarono a fare debiti con finanziarie, poi carte revolving (sembrava che fossero una manna, ma in realtà era il capestro del Boia), se ne resero conto solo dopo perché gli interessi erano altissimi, ma in quel caso non potevano fare altro e piegarono la testa cercando di mettere un piatto caldo in tavola e una vita decorosa alle tre figlie minori, nel frattempo la moglie si adattava a fare piccoli e umili lavoretti, ma non bastavano a coprire le spese, pagare il mutuo, le varie finanziari (perché nel frattempo aumentavano i prestiti), l’auto che si rompe, la figlia che necessita di cure dentali, la caldaia che si guasta……..insomma, come si usa dire “PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO” questo ha dovuto far fare una scelta alla famiglia, PAGO IL MUTUO E LE VARIE FINANZIARIE OPPURE PROVVEDO A DAR DA MANGIARE ALLA MIA FAMIGLIA ? la risposta era già implicita NON POSSO PIU’ PAGARE LE RATE.

Cosi incomincia l’odissea della famiglia, i creditori che li tempestano di telefonate, lettere, raccomandate, gente che si presenta davanti alla porta di casa chiedendo soldi, davanti alle figlie che assistono a tutto questo inermi senza poter far nulla, mi dice: sai Maurizio ho pensato seriamente a mettere la parola fine a tutto questo, perché ho perso la mia dignità di uomo e padre di famiglia.

Come se tutto ciò non bastasse, arriva quello che lui tanto temeva e che per lui sarebbe stato davvero il toccare il fondo, il PIGNORAMENTO DEL QUINTO DELLO STIPENDIO, questo comportava che il suo datore di lavoro, venisse a conoscenza della sua drammatica situazione economica; per lui “la fine” come avrebbe potuto tornare in fabbrica e guardare in faccia il suo datore di lavoro, lui che godeva di grande fiducia e stima……no no questo non posso accettarlo, mi diceva.

Quando lo incontrai ed entrai in quella casa, vidi persone oramai rassegnate ad una sorte già scritta, la vendita della casa in asta, con la conseguenza di pignoramenti dello stipendio, fermi amministrativi dell’auto “anche se vecchia” ma che gli avrebbe permesso di andare a lavorare, la segnalazione a vita nella Centrale Rischi CRIF e quindi non poter permettere nemmeno di comperare un telefonino da regalare alle figlie il giorno del compleanno. 

Ma fortunatamente dopo il nostro incontro, accettò di farsi seguire e accompagnare, passo dopo passo nella procedura di Sovraindebitamento e oggi questa famiglia ha ricominciato a sorridere, a guardare al futuro in modo sereno.

Questo è uno dei motivi, che alla mattina mi stimola a dare il meglio al fine di poter aiutare, famiglie, imprenditori, persone che si trovano, loro malgrado in situazioni simili e non sanno più come uscire da questo incubo.

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