Anche il Comune potrà sapere quanto hai sul conto corrente Comuni con gli stessi poteri dell’Agenzia delle Entrate nel recupero delle imposte: grazie all’accertamento esecutivo, tempi immediati e pignoramenti mirati.
Tra le novità contenute nella Legge di Bilancio per il 2020 c’è la riforma della riscossione locale.
Le imposte dovute ai Comuni trovano un nuovo strumento per un più rapido recupero:
l’accertamento esecutivo.
Si tratta dello stesso mezzo riconosciuto all’Agenzia delle Entrate.
In pratica, l’atto che accerta l’omesso versamento delle imposte è di per sé stesso “titolo”: significa cioè che non necessita più della successiva cartella di pagamento per avviare il pignoramento.
Risultato: con un passaggio in meno, l’esecuzione esattoriale diventa più celere e pericolosa. Ma non solo. Ad aumentare i rischi per il contribuente moroso ci sarà la possibilità, per l’ente locale, di consultare l’Anagrafe tributaria e, con essa, anche l’archivio dei rapporti finanziari.
In questo modo, il fisco locale saprà quanto hai in banca e quali redditi percepisci.
Pignoramenti mirati, quindi, senza più le tradizionali cacce al tesoro.
Scrivi un commento